Ingratitudini - pinerolo blues

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C'è un altro episodio che mi è rimasto impresso. Ero appena tornata da Parigi dove un mio libro era stato selezionato per un concorso internazionale e ne ero giustamente orgogliosa. Nell'entusiasmo del momento, all'uscita dall'assemblea condominiale, le ho accennato l'evento. Fra parentesi, le avevo regalato una copia di questo libro che, sono sicura, non ha mai letto. Mi ha dato il tempo di dire giusto tre parole prima di interrompermi per parlare delle prodezze dei suoi due figli. Come avevo potuto pensare che il mio umile libro potesse competere con la genialità dei due suddetti? E poi, possono mai esistere argomenti al di fuori di loro e della loro importanza?
Una volta in cui era venuta a casa mia e aveva visto alcuni frammenti di vasi precolombiani donatimi da un archeologo peruviano con cui avevo parlato in una zona desertica in cui stavano facendo scavi mi ha detto, attingendo sicuramente alle sue vaste conoscenze nel campo, che era impossibile che fossero così antichi. Cosa potevo mai risponderle? Non pretendevo per caso ribattere che un archeologo del posto ne sapesse più di lei… Impossibile.   

Da parte mia, ho sempre ripagato la scarsa attenzione e considerazione di Lady Cumin nei miei confronti con una generosità e disponibilità che non sono sicura meritasse. Le ho fatto regali per migliaia di euro, l'ho aiutata nell'assistere la suocera, mia vicina del quarto piano. Ad un certo punto mi aveva chiesto infatti di andare a metterle le gocce negli occhi alle 6.30 di mattina. Le ho portato delle piante da trapiantare prese dal giardino di mia zia. L'ho fatto volentieri. Nel nostro paese, tuttavia, non bisogna mai dimenticare che, finchè sei tu che regali ed aiuti, a costo zero, le persone, va tutto bene, ma quando domandi una piccolissima cosa che per loro sarebbe molto facile, la musica cambia, te lo puoi scordare…

Così, quando mi sono permessa di chiedere alla Lady una piccola ricetta alla portata di bambino da mettere in un mio libro, non solo se ne è dimenticata, ma mi ha restituito i giochi di cucina che le avevo affidato, per una eventuale foto dei figli, tutti mancanti e in disordine.
E mi rendo conto di essere un'illusa quando ho pensato che, con tutto quello che mi doveva, mi avrebbe almeno fatto una telefonata di auguri per Natale in fondo mi accontentavo di poco  invece niente. Come si suol dire, 'passata la festa gabbatu lu santu'.    

Dulcis in fundo: Una sua promessa, mai mantenuta, è stata quella di portarmi un giorno a Pequerel, dove non ero mai stata. Finora, anche questa si è rivelata una bugia...





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