Musto Farmacia - pinerolo blues

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IL CROLLO DI UN MITO

Sono affranta. Mi è crollato un mito, uno degli ultimi che avevo conservato di questa città. Riguarda la farmacia Musto. Ho un grosso debito di gratitudine verso di loro, mi hanno sempre suggerito le medicine e i rimedi giusti, anche andando contro le ricette del dottor Nuzzi. Ma per il vaccino, il terzo, è andato tutto storto. Io, pensando di far bene, avevo annullato la prenotazione al Cottolengo a favore di questa farmacia.
E' stato un disastro.
Da parte mia, sono stata impeccabile. Ancora la mattina del giorno in cui ero prenotata ho telefonato per un ultimo controllo e mi hanno detto che era tutto a posto. Quando sono arrivata all'ambulatorio, dieci minuti prima dell'ora dell'appuntamento, che era alle 17, ho chiesto all'infermiera all'ingresso se dovessi fare qualcosa prima del vaccino. Mi ha risposto che il medico mi avrebbe detto tutto. Dopo mezz'ora che aspettavo sul marciapiede al freddo, ho chiesto timidamente alla suddetta infermiera se avrei potuto aspettare dentro. Mi ha concesso questo privilegio.
Ho atteso un'altra mezz'ora nel piccolo corridoio dell'ambulatorio. Alla fine, l'infermiera, impietosita, è andata nella farmacia accanto a chiedere notizie. E' così che si è scoperto che il 'vaccinatore' Ginanneschi, come lo chiamano, non sapeva nulla della mia prenotazione. Fantastico, no? Ora, capisco che soprattutto in questi giorni gli operatori sanitari siano ridotti a dei robot senz'anima, ma forse sarebbe più corretto sacrificare un po' dell'immenso guadagno per evitare che in quel caos ci vadano di mezzo le persone che non ne possono nulla. Purtroppo, oltre al braccio indolenzito, cosa che è normale, ho un forte mal di gola e raffreddore, che si stanno trasformando in bronchite, per via della lunga attesa al freddo e questo non è normale. Ormai sono passati cinque giorni ed io continuo a star male.
Spero che abbiano fatto buon uso di tutti i soldi che gli ho dato sinora (oltre a quelli per le medicine, ho speso 45 euro per ogni tampone!) perchè non ci andrò mai più.

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