Carlo Borra - pinerolo blues

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Un grande senso del dovere

Carlo Borra è stato un personaggio di spicco in questa città.
Sindacalista, segretario generale della CISL torinese, consigliere comunale per 12 anni a Pinerolo.

Nel 1963 è stato eletto deputato della Democrazia Cristiana in qualità di esponente della sinistra ed ha coperto tre legislature.

E' stato anche giornalista, collaboratore dell'Eco del Chisone, dove ha scritto su tematiche politiche,  sindacali anche di paese stranieri come nell'articolo riportato qui sotto.



E' autore di alcuni libri, dell'ultimo dei quali, intitolato Deputato per sbaglio?, è riportato un capitolo, visibile cliccando sulla copertina del volume sottostante.
Era cugino dei miei genitori e anche per questo ci siamo frequentati ed ho diversi ricordi di lui. Mi diceva che ai suoi primi comizi nelle piazze, in vista delle elezioni politiche, veniva poca gente. Però, quando alzava gli occhi verso le finestre degli edifici circostanti, notava delle presenze dietro le persiane chiuse… E quando gli chiedevo qualcosa della sua esperienza a Montecitorio, non si dilungava ad aggiornarmi sulle noiose sedute – di quelle avevamo già ampi resoconti nei telegiornali -  ma mi raccontava piuttosto qualche aneddoto sui compagni di partito, fra i quali Carlo Donat Cattin, poi diventato Ministro del Lavoro.

Uno dei nostri incontri  era avvenuto nella sala consiliare del Municipio della mia città. Erano gli anni '70 e quella sera era previsto l'intervento di una delle responsabili del consultorio sul diritto delle donne all'aborto. Alla fine della seduta sono scesa dal soppalco riservato al pubblico e sono andata a salutarlo. Ho fatto riferimento a quell'intervento e lui, con tono dolce, mi ha chiesto: “Ma tu, da che parte stai?”. Non ho avuto nessuna difficoltà a dirgli che io ero abbastanza contraria all'aborto, se non in casi d'emergenza. Mi sconvolgeva il fatto che alcune colleghe, insegnanti nella mia stessa scuola a Torino, vi ricorressero con la stessa disinvoltura con cui normalmente si ricorre ad un contraccettivo. Non si sentivano minimamente in colpa perché, dicevano, le possibilità di avere figli erano infinite.  

Un giorno, mia madre ed io eravamo andate a trovarlo. Al momento del congedo, mi ha messo in mano il testo della Costituzione italiana. Questo mi ha dato l'occasione per dirgli che, per tutta la vita, avevo cercato di mettere in pratica la bella e impegnativa frase riportata nell'Art. 4 Comma 2 che dice:
"La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società."

Benedetto Croce, a proposito della politica e dei politici, ha detto: “Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose o chissà quali grandi uomini.  Abbiamo solo bisogno di più gente onesta.” Carlo Borra, onesto lo è certamente stato.   
Quindi, non deputato per sbaglio, ma persona che non si è mai adeguata a chi sbagliava.

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