UN PASSATO CANTERINO
![](images/Ghironda.png)
Il costume delle donne era costituito da un’ampia gonna lunga fino a terra, da uno scialle appoggiato sulla camicia e da una toque con i nastri che copriva il capo.
I canti erano in piemontese, in francese e in provenzale, accompagnati dalla ghironda, la chitarra, il flauto e le percussioni.
I concerti a cui ho partecipato si sono svolti, oltre che in Piemonte, in alcune città dell’est della Francia, fra cui Briançon, Chambéry e Grenoble.
![](images/Marisa-Dissette.png)
![](images/dominique-boschero.jpg)
Magali era una delle canzoni del nostro repertorio. Qui è in una esecuzione diversa. Anche La chanson de l'Assiette era fra le nostre interpretazioni. E' molto lunga e qui riporto solo la parte in cui il testo gioca sul doppio significato di assiette - piatto e Assiette - colle delle Alpi Cozie, dove il 19 luglio 1747 si è svolto un episodio della guerra di successione austriaca.
![](images/La-Chanson-de-l-Assiette.png)
Forse qualche lettore è interessato a sapere che il termine Bogia nen è legato alla battaglia dell'Assietta.
![](images/Bogia-nen.png)
Che significa "Bogia nen"?
Questa espressione (che in piemontese si pronuncia "bugianén") significa letteralmente "non ti muovere".
Si riferisce alla battaglia dell'Assietta (1747), quando sul colle omonimo e sul Gran Serin (località non troppo distanti dal Sestriere) erano trincerati i piemontesi, assediati dall'esercito franco-spagnolo.
Uno scontro che va inquadrato nella Guerra di successione austriaca tra il Sacro romano impero, alleato con mezza Europa, e l'altra metà del continente, inclusi i piemontesi del Regno di Sardegna.
Quando al 1° Battaglione guardie dell'Assietta fu ordinato di ripiegare, il comandante, il conte Paolo Federico Novarina di San Sebastiano, rispose: "Nojàutri ì bogioma nen da sì" (noi non ci muoviamo da qui).
E resistette con i suoi soldati, provocando la ritirata del nemico.